BIBLIOTECA

Torino, il Graal e la Sindone

Torino ha la fama di essere la città magica per eccellenza. Per molti si colloca ai vertici di triangoli magici e, in particolare, quello della magia bianca (con Praga e Lione) e quello della magia nera (con Londra e San Francisco) . Si ritiene inoltre esista un triangolo ufologico , che accomuna Torino a Bergamo e La Spezia .

Tra le tante affermazioni che riguardano la Torino magica, una è di particolare suggestione. E’ quella che mette in relazione la città con l’oggetto più misterioso della Cristianità : il Santo Graal , vale a dire il calice che Gesù usò per consacrare il vino durante l’ Ultima Cena.

Torino, il Graal e la Sindone
La statua della Fede, alla Gran Madre, indicherebbe dov'è nascosto il Santo Graal

Perché, secondo molti, il Sacro Graal, un oggetto scomparso da duemila anni, sarebbe nascosto proprio a Torino. Una affermazione così netta, a voler essere ragionevoli, rischia di essere un po’ campata per aria: è bene premetterlo. Però quella del Graal torinese è una “storia bella, di quelle che fa piacere raccontare”, come dice la filastrocca. Di conseguenza vale la pena di aggiungere qualche riga alle tante che già sono state scritte sull’argomento. Con l’intenzione, se non altro, di approfondire un po’ la conoscenza della città, anche per quanto riguarda i suoi miti.

In base a quale premesse è possibile affermare che il Graal è a Torino? Se si considera che in città ci sono sia la Sindone sia una corposa porzione della vera croce di Cristo, conservata come reliquia a Valdocco, in base alla regola non c’è due senza tre in città dovrebbe trovarsi anche la Sacra Coppa. Chi ritenesse che un proverbio o la numerologia non siano ragioni sufficienti per arrivare a una simile certezza ha di sicuro ragione. Ma non è detto che il suo punto di vista appartenga alla maggioranza.

Torino, il Graal e la Sindone
La statua sulla facciata dei SS. Martiri: regge il Santo Graal?

Dunque il Santo Graal sarebbe a Torino. Ma dove? Qui le teorie si sprecano, e sono tutte buone dato che nessuna è seguita da una dimostrazione convincente. La più nota è che la coppa sia nascosta in città. Ma dove?

Di fronte alla chiesa della Gran Madre, sulle rive del Po, ci sono due statue scolpite da Carlo Chelli . Rappresentano la Religione (quella a destra) e la Fede (l’altra a sinistra). La statua della Fede regge nella mano levata un calice, e guarda in una direzione: quella in cui sarebbe nascosto il Graal.
Non è la sola statua a suggerirci che siamo nel posto giusto: in via Garibaldi, sulla facciata della chiesa dei SS. Martiri spicca una statua, anch’essa con un misterioso calice in mano.

Torino, il Graal e la Sindone
C'è chi sostiene che il Santo Graal e la Sindone siano la stessa cosa

Ma c’è un’altra teoria. Il vero Graal non sarebbe la coppa dell’Ultima Cena che poi, secondo la leggenda, Giuseppe d’Arimatea usò per raccogliere le ultime stille di sangue del Cristo morente sulla croce. Sarebbe invece l’oggetto che ha raccolto il sangue di Gesù: vale a dire la Sindone.

Peraltro non dobbiamo dimenticare che ancora si sta discutendo su chi sia stato, l’ Uomo della Sindone. E che c’è chi sostiene che l’Uomo della Sindone nemmeno esiste, dato che l’immagine sarebbe un artefatto. Perciò fermiamoci qui. E accontentiamoci di una “storia bella”, che racconta che a Torino è nascosto il Santo Graal...