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Morte in volo: i grandi incidenti aerei

L' aeroplano è il mezzo di trasporto a motore in assoluto più sicuro . Seguono, nell'ordine, il treno, l'autobus, la nave, l'automobile e la motocicletta.

Tuttavia, nella storia del volo, si sono verificati degli incidenti clamorosi che, a prescindere dal numero delle vittime, hanno impressionato fortemente il pubblico e sono ricordati tutt'ora.

Per trovare il primo incidente di volo dobbiamo cercare addirittura nella...mitologia. Icaro fuggì dal labirinto del re di Creta Minosse usando un paio d'ali costruite da suo padre, l'inventore Dedalo. Ma non resistette alla tentazione di avvicinarsi al sole: il calore fuse la cera che teneva attaccate alle ali le penne d'uccello, e il giovane precipitò in mare.

Quello di Icaro fu il primo incidente aereo della storia

Il primo "vero" incidente aereo della storia accadde il 17 settembre 1908. L'inventore Orville Wright eseguì un test con l'aereo Flyer III, portando a bordo il tenente Thomas Selfridge, giovane ufficiale delle forze armate statunitensi. In volo si ruppe un'elica e l'aereo precipitò: Wright se la cavò con qualche osso rotto, ma per il militare non ci fu nulla da fare.

Alcuni incidenti coinvolsero i dirigibili : lo ZRS-4 USS Akron, statunitense, il 3 aprile 1933 incappò in una fortissima tempesta, che lo fece affondare nell'oceano Atlantico: con 72 vittime è il più grave incidente in cui sia rimasto coinvolto un dirigibile.

In tema di dirigibili, tuttavia, il disastro più vivo nella memoria popolare è quello del tedesco Hindenburg , il più grande aeromobile più leggero dell'aria mai costruito. Si verificò il 6 maggio 1937 e causò 35 vittime tra le 97 persone a bordo: l'incidente avvenne in fase d'attracco al pilone d'ormeggio di Lakehurst, nel New England, e segnò la fine dell'uso di dirigibili per il trasporto di passeggeri.

L'incendio dell'Hindemburg segnò la fine dell'era dei dirigibili

La data del 4 maggio 1949 è nella memoria di tutti i torinesi: è quella della Tragedia di Superga , con 31 vittime tra cui tutti i giocatori del Grande Torino . Il trimotore Fiat G.212, per cause ancora ignote propiziate dal maltempo, si schiantò sulla collina alle spalle della basilica mentre si stava abbassando per poi atterrare all'aeroporto di Caselle.

Il Grande Torino perì nello schianto di Superga

La storia dei disastri aerei vede spesso coinvolti degli sportivi : quasi tutti i calciatori del Manchester United (Monaco, 6 febbraio 1958), l'intera squadra statunitense del pattinaggio di figura (Berg, Belgio, 15 febbraio 1961), gran parte dei calciatori della squadra cilena Green Cross (Cile, 3 aprile 1961), la selezione italiana di nuoto (Brema, 2 agosto 1968). E ancora, viaggiava una squadra di rugby sul Fokker F27 che si schiantò sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre 1972: morirono 29 persone e se ne salvarono 16, ritrovate due mesi dopo.

Il più grave incidente aereo mai avvenuto si verificò il 27 marzo 1977 a Tenerife, quando in pista ci fu una collisione tra due Boeing 747: uno in fase d'atterraggio e l'altro che stava attraversando la pista. Le vittime furono 583.

Sono ancora incerte le cause della strage di Ustica , quando il 27 giugno 1980 il DC9 in volo tra Bologna e Palermo esplose e si inabissò nel Tirreno. Si presume che il velivolo sia stato colpito da un missile sparato per errore da un aereo militare.

L'elenco degli incidenti gravi è purtroppo assai lungo, come pure quello delle celebrità scomparse per questa causa: citiamo a esempio l'esploratore Roald Amundsen, l'astronauta Jurj Gagarin, il pioniere dell'aviazione Otto Lilienthal, l'attrice Carole Lombard, l'avvocato John Fitzgerald Kennedy jr.

All'elenco appena accennato di incidenti di volo vogliamo però aggiungerne uno senza vittime grazie all'abilità del pilota. Il 16 gennaio 2009 un Airbus della compagnia statunitense US Airways eseguì un ammaraggio di fortuna sul fiume Hudson , a New York. Si salvarono tutte le 150 persone a bordo, e il comandante Chesley Burnett Sulleberger divenne un eroe nazionale.