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Il Cimitero dei disonorati

Ha una ben curiosa caratteristica il cimitero di guerra americano di Oise-Aisne. I suoi primi quattro campi, dall'A al D, contengono le tombe di 6012 soldati americani morti combattendo sul fronte del vicino Chemin des Dames , durante la Grande Guerra .

Ma poi c'è un quinto spazio, il Lotto E. Si trova a un centinaio di metri dal resto del cimitero, quasi a voler rimarcare in modo fisico la distanza che c'è chi ha perso la vita combattendo per il suo Paese, e chi è finito di fronte al plotone di esecuzione oppure è stato impiccato per crimini commessi quando indossava l'uniforme.

Il Lotto E, infatti, è quello dei morti con disonore . Le tombe sono 94: i condannati a morte dalla corte marziale per aver violentato o assassinato. Tra le loro vittime 26 compagni d'arme (tutti assassinati) e 71 civili inglesi, francesi, tedeschi, italiani, polacchi e algerini, assassinati o violentati.

L'ingresso del cimitero di guerra americano di Oise-Aisne

Durante la Seconda guerra mondiale, sul teatro europeo di operazioni, i condannati a morte dell'esercito statunitense furono 98, sepolti sul luogo dove la sentenza di morte (preceduta dal congedo con disonore ) era stata eseguita. Nel 1949 i resti furono recuperati e riuniti nel Lotto E, nascosto alla vista da un'alta siepe: uno spazio cui si può accedere solo attraverso una porta posta sul retro dell'ufficio del sovrintendente del cimitero.

Eccettuata una croce in pietra non ci sono simboli: le sepolture sono indicate da quattro file di pietre piatte, numerate in modo che non si possa identificare la salma su cui sono state poste.

Il Lotto E dei condannati a morte

Quando le salme furono collocate nel Lotto E, si fecero in modo che voltassero la schiena al vicino cimitero di guerra. Sul Lotto E, inoltre, non è ammessa la presenza della bandiera americana .

Ufficialmente il Lotto E non esiste : non ne parlano le guide, non è riportato sulle mappe, non è citato sul sito internet del cimitero militare (ma si vede bene sul satellite Google Maps).

L'unico condannato a morte che non si macchiò di assassinio o violenza carnale fu Eddie Slovik , 24 anni, i cui resti furono traslati negli Stati Uniti nel 1987 su autorizzazione del presidente Ronald Reagan .

Slovik finì di fronte al plotone d'esecuzione per diserzione . Durante la Seconda guerra mondiale 21.000 soldati americani furono condannati per diserzione, e tra essi 49 condannati a morte: ma solo la sentenza di Slovik venne eseguita.

Sulla mappa è evidenziato in rosso il Lotto E, distante dal resto del cimitero

In forza alla 28° Divisione di Fanteria , sul fronte francese, Slovik realizzò di "non essere tagliato per combattere", e disertò insieme a un amico. Catturato, ottenne per tre volte la possibilità di rientrare nei ranghi. La rifiutò e pretese il processo, nella speranza di essere incarcerato e di conseguenza allontanato dalla linea del fuoco.

La corte marziale si svolse l'11 novembre 1944 , e la condanna fu eseguita il 31 gennaio 1945. Nel rivolgersi a Slovik, il cappellano Carl P. Cummings disse «Eddie, quando sarai arrivato dì una piccola preghiera per me». La risposta fu «Va bene, padre: pregherò che lei non mi segua troppo presto».

Il plotone d'esecuzione fu di dodici soldati armati di fucile M1: solo una pallottola per fucile, e una di esse a salve, in modo che nessuno dei componenti del plotone potesse sapere se il suo fucile avesse sparato davvero.