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Quando muore un animale: elaborare il lutto

Quando si adotta un animale quasi mai si pensa al giorno in cui esso morirà . Ed è nella normalità delle cose che ciò accada.

Tuttavia, prima o poi, il triste evento si verifica. In anticipo sulle aspettative, oppure oltre le previsioni più rosee a seconda dei casi in cui l'animale di casa muore in anticipo rispetto all'età media della sua specie, oppure dopo aver trascorso una lunga vecchiaia con la famiglia che lo ha adottato.

A prescindere da quando accade, la morte dell'animale domestico cui si è affezionati è certamente un grande dolore . Come lo si può fronteggiare? Come si può elaborare il lutto ?

Realizzare qualcosa in memoria del proprio animale scomparso aiuta ad accettarne la perdita

«Molto spesso l'animale è considerato un amico, un compagno, un membro della famiglia, e la sua morte è intensamente dolorosa, soprattutto se rappresentava la principale fonte di compagnia – afferma lo psicologo Pier Luigi Gallucci - In un recente studio americano sulle principali cause di depressione, gli intervistati hanno indicato, tra le prime 5 posizioni, la perdita del proprio animale. Questo rende bene l'idea dell'impatto emotivo che può avere questo evento».

Un impatto emotivo che non tutti sono in grado di comprendere. In questi casi è facile sentir dire "Era solo un gatto...". "Che cosa importa, adesso ne prendi un altro", come se l'animale scomparso fosse una presenza generica e non un'individualità specifica.

«In realtà il lutto per un animale domestico è carico di significati e aspetti specifici che caratterizza il legame tra persona e animale – prosegue il dottor Gallucci - L'animale è dipendente dall'essere umano, e proprio per questo motivo la sua presenza è pressoché costante sia sul piano reale, sia su quello affettivo (ci si "deve" ricordare di lui, comprare il cibo, accudirlo, curarlo, portarlo fuori). Gli animali non giudicano, ci accettano come siamo, ci amano senza vincoli. La relazione con loro raramente presenta situazioni di vero conflitto. Il legame emotivo che si crea, dunque, è particolarmente intenso, poiché l'animale ha spesso ha una vita dipendente dalla nostra, vive totalmente immerso nel nostro mondo ».

Grayfriar's Bobby, un cagnolino ricordato ad Edimburgo

La scomparsa del proprio animale, inoltre, può rinfocolare il dolore di precedenti esperienze luttuose. Genera un dolore che spesso è più intenso per le persone sole , e che con l'animale condividevano l'intera giornata. Dunque soffrire per la perdita del proprio animale è umano, comprensibile, non banale.

A questa scomparsa come si può reagire? Innanzi tutto riconoscendo i propri sentimenti, senza volerli bloccare, tenere solo per sé, negare. Può invece essere molto utile parlare, condividere: soprattutto se la persona che ascolta è in grado di comprendere.

Dal lutto non si guarisce : il senso di perdita si attenua col trascorrere del tempo, ma la memoria dell'essere amato non scompare. A questo proposito, può essere utile realizzare qualcosa in memoria del piccolo amico scomparso: per esempio piantare un albero oppure un'altra pianta perenne, o anche fare una donazione a un'associazione caritatevole che si occupi di animali abbandonati, a un gattile o a un canile.

Ancora a Edimburgo, il cimitero dei "cani militari"

Infine, si può valutare se prendere un altro animale da compagnia, non necessariamente della stessa specie o razza di quello che non c'è più.