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I cimiteri storico-monumentali
RESTO DEL MONDO

In Madagascar il cimitero dei pirati

L'unico cimitero dei pirati di cui si abbia notizia si trova in Madagascar su una piccola isola. Oggi si chiama Nosy Boraha , ma è più conosciuta con il vecchio nome francese di Île Sainte-Marie . A sud dell'isola, in una baia riparata, c'è un lembo di terra chiamato proprio "Isola dei Pirati".

Tra il XVII e il XVIII secolo la costa orientale del Madagascar fu scelta come base da oltre un migliaio di pirati: tra i loro comandanti i famigerati William Kidd, Thomas Tew, Adam Baldridge, Olivier Levasseur, Henry Every, Robert Culliford, Abraham Samuel.

Pirati all'arrembaggio di una nave

Una scelta non casuale: l'isola era in posizione strategica per tenere sotto controllo le principali rotte delle spezie tra le Indie Orientali e l'Europa, percorse da vascelli carichi di merci preziose. L'isola inoltre aveva una baia ben riparata, acqua dolce in abbondanza, e frutti tropicali con i quali distillare una sorta di rum .

Quella dei pirati era una professione rischiosa . Relativamente pochi riuscivano a vivere di rendita col bottino accumulato nel corso delle loro scorrerie, tornando nei luoghi da cui erano partiti. C'era infatti chi moriva nel corso degli arrembaggi, oppure sperperava i guadagni nelle taverne e nei postriboli dei porti, o ancora veniva catturato e impiccato.

All' Île Sainte-Marie c'è il "Cimitero dei pirati"

C'era anche chi passava a miglior vita senza rivedere mai più il porto da cui s'era imbarcato per la prima volta. E questo è il caso dei pirati che morirono all' Île Sainte-Marie, e che vennero sepolti nel locale cimitero, unico nel suo genere e oggi frequentata meta turistica .

Le lapidi sono una trentina, sparse in modo disordinato, in parte stese a terra. Le scritte si leggono a malapena, consumate dal tempo e dagli elementi: ma su una stele, in particolare, spicca l'inconfondibile simbolo del teschio sopra le tibie incrociate.

Secondo la leggenda, qui sarebbe sepolto anche William Kidd , il celebre pirata scozzese: sarebbe stato inumato in posizione verticale, come punizione per i suoi peccati. E' solo una leggenda: la storia racconta infatti che Kidd, uno dei più famosi corsari della storia, fu processato a Londra e, dopo un processo iniquo, giustiziato per impiccagione . Il lavoro del boia ebbe un macabro seguito: dopo l'esecuzione il corpo venne immerso nel catrame e, come avvertimento nei confronti degli altri pirati, lasciato appeso per due anni su una sponda del Tamigi.

Lapidi seminascoste dalla vegetazione commemorano i terribili abitanti dell'isola

Kidd, peraltro, sbarcò davvero all'Île Sainte-Marie, davanti alle cui coste affondò la sua ammiraglia Adventure Galley : resti di essa sono stati recuperati nel 2015.

Tra le leggende c'è anche quella che sull'isola siano nascosti bottini più o meno ingenti: è per questa ragione che i cacciatori di tesori spesso vi fanno tappa, nella speranza di un ritrovamento che li renda ricchissimi.