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Il testamento solidale prende quota

Sono circa 1,3 milioni di persone , pari al 5% della popolazione over 50 (25,5 milioni circa), gli italiani con oltre 50 anni di età che hanno già fatto, o sono orientati a fare, un lascito solidale . E se a questi si aggiunge un ulteriore 8% che prenderà probabilmente in considerazione l'idea di sostenere una organizzazione non profit attraverso un lascito testamentario, la platea di italiani ultracinquantenni propensi al testamento solidale supera i 3,3 milioni di persone, mezzo milione (il 15%) in più rispetto al 2016.

Il dato emerge dall' ultima indagine in materia di GFK Italia. Ad aumentare non è solo il numero degli italiani che scelgono di donare con un lascito solidale nelle ultime volontà, ma anche la conoscenza dei lasciti testamentari: oggi il 57% degli over 50 dichiara di sapere che cosa siano. Quanto alla geografia della generosità , il 2017 ha visto in testa le città di Milano, Roma, Bologna e diverse province del nordovest, mentre dalla Sicilia sono arrivate le singole donazioni più consistenti dal punto di vista quantitativo.

In Italia sta prendendo sempre maggior piede il testamento solidale

Non è escluso che a diffondere la conoscenza in tema di quello che viene anche definito testamento solidale sia stato il buon esempio di alcuni Vip del calibro di Elton John, Sting, Gordon Ramsay o Mark Zuckerberg .

In che cosa consiste il testamento solidale? Significa lasciare i propri beni, o anche solo una parte, a uno o più enti benefici, senza intaccare il diritto dei propri eredi.

Non è necessario lasciare ingenti patrimoni, perché per sostenere il lavoro quotidiano di associazioni impegnate nelle più importanti cause umanitarie e scientifiche, anche un piccolo contributo può fare la differenza.

Si possono lasciare somme di denaro, azioni, titoli d'investimento; beni mobili, come un'opera d'arte, un gioiello o anche un arredo; beni immobili, come un appartamento; la propria polizza vita, indicando i beneficiari. Affinché il lascito sia valido è necessario indicare chiaramente l' organizzazione beneficiaria nel proprio testamento.

Nel testamento si può scegliere la onlus da sostenere

Ma che parte dei propri beni si possono legare a un testamento solidale? Si intende per successione legittima la parte dell'eredità riservata per legge agli eredi legittimari e di cui il testatore non può disporre liberamente.

La successione legittima individua gli eredi legittimari nei seguenti soggetti: il coniuge, i discendenti legittimi e naturali, gli ascendenti legittimi. In assenza di testamento, il patrimonio viene devoluto ai parenti a partire da quelli a lui più vicini (figli e coniuge) e via via fino a quelli più lontani sino al sesto grado di parentela. Nel caso in cui non vi siano parenti entro il sesto grado e non vi sia una disposizione testamentaria, l'eredità si devolve a favore dello Stato.

La quota disponibile è, invece, la parte di eredità di cui il testatore può disporre liberamente individuando come beneficiari soggetti diversi dai legittimari, come ad esempio le organizzazioni onlus.

Anche una somma modesta può essere preziosa sul fronte della solidarietà

Per conoscere in dettaglio in che cosa consista il testamento solidale può essere utile consultare il sito www.testamentosolidale.org, cui fa capo un comitato di organizzazioni promosso da Action Aid, AIL, AISM, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d'Oro, Save the Children, cui aderiscono ACS, Amnesty International, AMREF, CESVI, Fondazione Veronesi, Intersos, Istituto Pasteur Italia, Operation Smile, Progetto Arca, Telefono Azzurro, Telethon, Università Campus Biomedico e UNICEF.