Onoranze Funebri Torino Giubileo

Biblioteca

Torino
CRONACHE E LEGGENDE

Un esercito di bogianen

Una critica o un complimento?

Ai piemontesi in generale e ai torinesi in particolare viene spesso affibbiata l'etichetta di bogianen, appellativo che si traduce con non si muove . E' associato a una ipotetica ritrosia subalpina nei confronti delle novità, a una rigidità mentale tendente a favorire il "si è sempre fatto così".

Un esercito di bogianen
Un monumento ricorda il luogo dove fu combattuta la battaglia dell'Assietta

La realtà è però tutt'altra, e rinvia alla battaglia dell'Assietta combattuta il 19 luglio 1747 in val Susa, nel quadro della guerra di successione austriaca.
I francesi stavano tentando di penetrare in Piemonte, con un'armata composta da 50 battaglioni di fanteria, 15 di cavalleria e molti cannoni, guidata dal conte di Bellisle. L'obiettivo era di conquistare il forte di Exilles: ma per poterlo fare era necessario impadronirsi della cresta dell'Assietta e del colle delle Finestre, a cavallo tra le valli di Susa e del Chisone.
A presidio di un punto così cruciale re Carlo Emanuele III inviò 13 battaglioni di fanteria (tra essi anche soldati austriaci), al comando del conte Giovanni Battista Cacherano di Bricherasio. In appoggio ai piemontesi intervennero anche combattenti valdesi, buoni conoscitori della zona e abituati alla guerriglia.

Un esercito di bogianen
Una stampa d'epoca che illustra la battaglia

Per evitare che i piemontesi migliorassero le loro trincee all'Assietta, i francesi attaccarono con 32 battaglioni di fanteria: 40.000 uomini contro 7000.
L'attacco si sviluppò su più fronti. A un certo punto, però, il generale Bricherasio chiese al conte di San Sebastiano di ritirarsi dalla ridotta più avanzata, quella della Testa dell'Assietta, per rinforzare la posizione del Gran Serin.
Secondo la leggenda, il conte di San Sebastiano non obbedì all'ordine e resistette eroicamente con i suoi soldati, cui impartì l'ordine bogia nen , nel senso di non arretrare e continuare a combattere.

Un esercito di bogianen
In un dipinto l'eroica morte del comandante francese Bellisle

I piemontesi vinsero dopo cinque ore di combattimenti, che costarono ai francesi circa 5000 caduti: tra essi il conte di Bellisle e numerosi ufficiali. I caduti piemontesi furono 219: la battaglia dell'Assietta ebbe un risolutivo valore strategico, perché segnò lo stallo della guerra in Italia.