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Il funerale nel mondo
AFRICA

Al cimitero dentro a un pesce

Le bare artistiche del Kane Kwei Carpentry Workshop

Essere sepolti dentro a un pesce. Oppure in un aeroplano, o in una Bibbia, o in un distributore di benzina. E’ possibile in Ghana, dove opera il Kane Kwei Carpentry Workshop .

La storia inizia ai primi anni Cinquanta. Seth Kane Kwei è un giovane falegname, cui capita di partecipare al funerale di un capo tradizionale: nota che viene sepolto nel suo trono, a forma di frutto di cacao.
Kwei abita a Teshie, e nei pressi si sta costruendo un aeroporto. In famiglia spesso si parla della grande opera: la nonna, in particolare, è affascinata dagli aeroplani.
Così, quando la nonna muore, Kwei le costruisce una bara a forma d’aeroplano.
La voce si sparge. Presto all’ateelier di Kwei si presentano persone che domandano bare di forme inconsuete, per onorare la sepoltura di loro congiunti.

Le bare artistiche
Bara a forma di "trotro", il pullman pubblico di Accra (le foto sono tratte dal sito ghanacoffin.com)

Quando decide di seppellire il proprio defunto in una bara personalizzata, la famiglia invia dei propri delegati all’atelier: per decidere il modello e contrattare il prezzo. Nell’occasione viene versato un acconto e poi inizia il lavoro, che in media chiede due settimane.
Per la realizzazione di norma si impiegano legni locali come il wawa wawa (o obeche), ma nel caso di bare destinate a musei si impiegano materiali più pregiati quali il mogano o il limba (noto anche come fraché).

Le bare artistiche
Bara a forma di pesce

Per i clienti più facoltosi, seppellire i propri defunti in una bara allestita da Kane Kwei diventa un modo per esprimere il proprio status sociale. Ed ecco allora la bara a forma di Mercedes Benz per il proprietario di una compagnia di taxi, o quella a forma di cipolla per un anziano che aveva costruito la sua fortuna grazie alla coltivazione di quest’ortaggio.

Quando Kwei muore, nel 1992, le sue opere sono note anche all’estero: non pochi musei di arte moderna le acquistano per le proprie collezioni.
L’atelier prosegue grazie ai suoi discendenti: oggi è diretto dal nipote Eric Adjetey Anang , artista conosciuto anche in campo internazionale. Il sito ghanacoffin.com ne racconta l’attività, e propone una ricca selezione di modelli realizzati nel tempo.

Le bare artistiche
Bara a forma di chiave inglese

L’uso delle bare scolpite è legato a una tradizione tipica del popolo Ga, che abita il territorio intorno alla capitale ghanese Accra. La morte non segna la fine dell’esistenza, ma la prosecuzione in un’altra dimensione. Di qui la necessità di una bara personalizzata, chiamata abebuu adekai (letteralmente “scatola-proverbio”) che trasmetta l’importanza del rango o consenta di proseguire la propria occupazione anche nell’oltretomba.
Di conseguenza, oltre a Kane Wei, anche altri artisti sono oggi noti per questo particolarissimo tipo di lavorazione. Tra essi Ataa Oko, Paa Joe, Daniel “Hello” Mensah, Eric Kpakpo, Kudjoe Affutu .