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Il sinodo del cadavere

Le spoglie di un pontefice poste davanti a un tribunale : è quello che viene ricordato come il sinodo del cadavere , uno dei momenti più oscuri e meno noti nella storia della Chiesa .

Correva l'anno 897: per volontà di papa Stefano VI il corpo del suo predecessore Formoso venne esumato, abbigliato con gli abiti pontifici, sottoposto a giudizio e poi, ritenuto colpevole di sacrilegio, condannato a morte. Com'era stato possibile arrivare a tanto?

Papa Formoso I

A Roma si confrontavano due fazioni, a proposito delle contese circa il trono imperiale : una favorevole ai francesi, l'altra ai tedeschi.

Formoso era un cardinale, e apparteneva all'ala filo-germanica: per sicurezza aveva abbandonato Roma. Papa Giovanni VIII, filo-francese, indisse un concilio nel Pantheon e intimò a Formoso di rientrare in città, pena la scomunica. Formoso e gli altri esponenti filo-germanici non obbedirono, e furono scomunicati. In seguito la scomunica venne ritirata, ma Formoso fu ridotto allo stato laicale e gli fu imposto di non rientrare mai più a Roma.

Il successore di Giovanni, papa Marino I, era un uomo buono e pacificatore (oltre che di fede filo-germanica): restituì a Formoso la sua carica di vescovo di Porto. La stessa clemenza e stima fu dimostrata dai due successori di Marino I, Adriano III e Stefano V.

Il 6 ottobre 891 Formoso venne nominato papa. In base alle regole allora in vigore ciò non sarebbe stato possibile, perché lui era già vescovo di Porto e non sarebbe potuto passare alla diocesi di Roma (il papa, per convenzione, è anche il vescovo dell'Urbe). La regola, peraltro, era già in disuso: già per papa Marino I era stata accettata una deroga.

Papa Formoso si trovò coinvolto nel conflitto tra l'imperatore Arnolfo e i duchi di Spoleto. Ma quando Arnolfo fu colpito da una paralisi dovette interrompere la campagna contro gli spoletini, e tornare in Baviera.

A Roma scoppiarono disordini, fomentati dagli spoletini. Formoso morì il 4 aprile 896, forse per veleno , e fu sepolto nel recinto del Vaticano.

Nei primi mesi dell'897 il suo corpo fu però riesumato, per ordine di papa Stefano VI: odiava Formoso perché si era opposto alla casata spoletina. Il papa ordinò un processo post-mortem, in cui il clero romano avrebbe giudicato il pontefice traditore, in quello che venne poi chiamato Sinodo del cadavere (o Synodus horrenda ).

Papa Stefano VI, il grande avversario di Formoso

Il cadavere venne tolto dalla tomba, vestito con i paramenti pontifici e collocato su un trono nella basilica Lateranense. Il papa Stefano fungeva da accusatore, un diacono fu incaricato di dar voce al papa morto. Il verdetto fu che Formoso era stato indegno del pontificato, e dunque tutti i suoi atti erano invalidi, comprese le ordinazioni dei sacerdoti.

Lo storico tedesco Gregorovius così descrisse la macabra farsa: «Il cadavere del papa, strappato alla tomba in cui riposava da otto mesi, fu vestito dei paludamenti pontifici, e deposto sopra un trono nella sala del concilio. L'avvocato di papa Stefano si alzò, si volse verso quella mummia orribile, al cui fianco sedeva un diacono tremante, che doveva fargli da difensore, propose le accuse; e il papa vivente, con furore insano, chiese al morto: "Perché, uomo ambizioso, hai tu usurpato la cattedra apostolica di Roma, tu che eri già vescovo di Porto?". L'avvocato di Formoso addusse qualcosa in sua difesa, sempre che l'orrore gli abbia permesso di parlare; il cadavere fu riconosciuto colpevole e condannato. Il sinodo sottoscrisse l'atto di deposizione, dannò il papa in eterno e decretò che tutti coloro ai quali egli aveva conferito gli ordini sacerdotali, dovessero essere ordinati di nuovo. I paramenti furono strappati di dosso alla mummia, le recisero le tre dita della mano destra con le quali i Latini sogliono benedire, e con grida barbariche, gettarono il cadavere fuori dall'aula: lo si trascinò per le vie, e, fra le urla della plebaglia, venne gettato nel Tevere».

Il farsesco e orrendo "Sinodo del cadavere"

Nell'arco di tre giorni il cadavere del papa fu trasportato dalla corrente fino ad Ostia, dove un monaco lo riconobbe e gli diede sepoltura. Morto papa Stefano, strangolato a Castel Sant'Angelo, Formoso venne riabilitato e il cadavere tornò in Vaticano, dov'è inumato nella basilica di San Pietro.